PASSENGERS
Il primo agosto 2016, 118 persone sono state salvate da un gommone alla deriva nel Mediterraneo, a 20 miglia nautiche dalla costa libica. Una delle tante centinaia di barche che sono state recuperate su questa via migratoria negli ultimi anni.
Nel tentativo di dare un nome e un volto a questa realtà, di umanizzare questa tragedia, ho portato avanti un lavoro di documentazione composto da 118 ritratti di tutte le persone che viaggiavano su quella stessa imbarcazione, fatti pochi minuti dopo il salvataggio. Le loro facce, lo sguardo, i segni sui corpi, i vestiti, tutto riflette lo stato fisico e psicologico in cui si trovano in un momento che ha già segnato la loro esistenza per sempre. Documentare ciò può servire a portare la realtà del fenomeno migratorio più vicino a coloro che di solito la osservano solo da una certa distanza.
César Dezfuli (Madrid, Spagna, 1991) nasce in un contesto culturale misto date le sue origini ispanico-persiane e da subito è interessato a differenti realtà sociali e culturali. Iil suo lavoro come freelance si concentra su reportage documentari e investigativi, con particolare attenzione ai temi umanitari, ma anche alla politica internazionale e alla ricerca antropologica, combinando il giornalismo scritto con la fotografia.
On 1st August 2016, 118 people were rescued from a rubber boat drifting in the Mediterranean Sea, 20 nautical miles far from the Libyan coast. One more of the hundreds of boats that have been rescued from this migratory route in the past years. In an attempt to put name and face to this reality, to humanize this tragedy, I carry out this work of documentation composed of 118 portraits of all the people who traveled on board the same boat, taken minutes after their rescue. Their faces, their looks, the marks on their body, their clothes, reflect the mood and physical state in which they are in a moment that has already marked their lives forever. Documenting it can serve to bring this migration reality closer to those who only observe it from a distance.
César Dezfuli (Madrid, Spain, 1991) was born in a context of cultural mixture given by his Spanish-Persian origins and is soon interested in knowing different social and cultural realities. His work as a freelance journalist focuses on documentary and investigative reports, mainly dealing with humanitarian issues, but also international politics and anthropological research, combining written journalism with photographic reports.