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Edoardo

Delille

ON BOARD

Progetto speciale sul territorio commissionato da PhEST e incentrato sui porti pugliesi. In residenza artistica a Palazzo Fizzarotti, il fotografo Edoardo Delille ha fatto tappa ai porti di Bari e Brindisi, tra i più importanti per la comunicazione con l’Europa dell’est e la Grecia. Il porto deve la sua eccezionalità all’essere l’ultimo luogo di qualcosa e il primo di qualcos’altro, uno spazio sospeso che pone in relazione, che unisce luoghi, culture, immaginari lontani.

Ma oggi porto non è più una parola neutrale. L’immaginario connesso alla parola tende a modificarsi, a deformarsi sotto il peso della continua manipolazione politica e mediatica e diventa un luogo in cui finiscono per risiedere i mostri e le paure del subconscio collettivo.

Delille prova giocosamente a riportare luogo e parola sullo stesso piano, a restituire l’idea di quello che i porti sono stati, sono e saranno sempre, luoghi di transito, luoghi in cui tutto si mescola, luoghi in cui meravigliosamente tutto può accadere.

Edoardo Delille (1974, Firenze, Italia) è un fotografo e videomaker italiano di successo che ha iniziato la sua carriera nella moda e pubblicità dopo essersi diplomato alla Fondazione Studio Marangoni. Si è poi dedicato al ritratto e la documentazione con lavori pubblicati sulle copertine di molte rivista internazionali.

Special project on the Apulian territory commissioned by PhEST and focused on ports. Through an artist residency at Palazzo Fizzarotti, photographer Edoardo Delille visited ports in Bari and Brindisi, two of the most important connection harbors between Eastern Europe and Greece. Ports are exceptional because they are the end of something and the beginning of something else, a suspended zone that connects faraway places, cultures and imaginary.

Today the word port is not neutral any longer. The imagery connected to the word tends to change and deform under the pressure of continuous political and mediatic manipulation and has become a place where the monsters and fears of our collective subconscious reside.

Edoardo Delille playfully tries to restore the equivalence between the place and the word that defines it to recover the idea of what a port has been, is and will always be: a place of transition, where everything gets mixed and where anything can splendidly happen.

Edoardo Delille (1974, Florence, Italy) is an accomplished Italian photographer and videographer who has started his career in fashion and advertising after graduating at the Fondazione Studio Marangoni. He has then shifted to portrait and documentary photography with his work appearing on the covers of many international magazines.

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