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Pino

Pascali

GUARDARE IL MARE

A cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara

In collaborazione con Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare

La mostra Guardare il mare è progetto della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare che, attraverso una selezione di scatti realizzati da Pino Pascali nel 1965, anticipa la grande e inedita retrospettiva fotografica dedicata all’artista che la Fondazione ospiterà nei propri spazi tra Ottobre e Novembre 2018.

Realizzate nell’ambito di un reportage destinato alla produzione dello spot-Carosello per l’azienda agroalimentare Cirio, le fotografie in mostra (riproduzioni delle stampe vintage provenienti dal Fondo Fotografico della Fondazione Pascali) fanno parte di uno studio che Pascali compie tra Napoli, Ischia e Capri Casamicciola, utilizzando per la prima volta il medium fotografico al fine di indagare il paesaggio portuale e urbano.

Molti degli scatti mostrano una grande consapevolezza della cultura visuale, fotografica e cinematografica, degli anni ’50 e ’60, specie nell’indagine realista e sociale. Ma, in molti casi, lo sguardo dell’artista raccoglie invece dati grezzi, rapidi appunti visivi utili all’elaborazione della scultura. Il viaggio diventa così una ricognizione sull’immaginario del mare in equilibrio con l’immaginazione dell’autore, dove ogni fotografia ha il gusto della prefigurazione, dell’annotazione fissata con immediatezza e già destinata a divenire plasticità di opera d’arte.

The exhibition “Guardare il mare” [Looking at the sea] is a project by Pino Pascali Foundation in Polignano a Mare which, through a selection of photographs taken by Pino Pascali in 1965, anticipates the great and unprecedented photographic retrospective dedicated to the artist, hosted in the spaces of the Foundation between October and November 2018.

Realized as part of a reportage for the production of a commercial for the Cirio food company, the photographs (reproductions of vintage prints coming from Pino Pascali Foundation Photographic Fund) are part of a study done by Pascali between Naples, Ischia and Capri Casamicciola, using for the first time the photographic medium in order to research the seaport and urban landscape.

Many of these shots show a great awareness of the visual, photographic and cinematographic culture of the ‘50s and ‘60s, especially in the realist and social investigation. But, in many cases, the artist's gaze collects raw data, rapid visual notes useful for a sculptural elaboration. The journey becomes a reconnaissance of sea life in accordance to the imagination of the artist, where every photograph hides the pleasure of a prefiguration, of a note immediately fixed and already destined to become a new artwork.

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